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Eventi:
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22
dicembre 2004 |
Natale
all' Istituto La Salle: LA
STORIA DEL QUARTO SAGGIO |
30
novembre 2004 |
Relazione
del Prof. Catucci sulla Tavola Rotonda |
24
novembre 2004 |
Tavola
rotonda sulle Residenze Reali in Piemonte |
15
ottobre 2004 |
V Igea
e V Geometri al Convegno di Saint-Vincent su Alcide De Gasperi |
13
settembre 2004 |
Inaugurazione
dell'anno scolastico 2004-2005 al "La Salle" |
11
settembre 2004 |
Un
giardino pubblico di Virle (TO) intitolato a Fratel
Beniamino |
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13
settembre 2004 |
INAUGURAZIONE
dell'anno scolastico 2004-2005
al “LA SALLE”
|

Arrivo delle Autorità |
Per
l’Istituto Tecnico “La Salle” l’anno scolastico 2004-2005
è iniziato giovedì 9 settembre 2004, ma l’inaugurazione ufficiale si
è svolta lunedì 13 settembre, primo giorno di scuola in base al
calendario scolastico regionale. |

Gli alunni dell'Istituto |
L’avvenimento
è però andato ben aldilà dell’ordinario, per la presenza
contemporanea del Direttore Generale Regionale MIUR Dott. Luigi Catalano e
l’Assessore Regionale all’Istruzione Giampiero Leo, che hanno voluto
testimoniare la loro attenzione verso il nostro Istituto. Con loro, il
Vicedirettore Generale MIUR Dott. Paolo Iennaco. |

Il dott. Catalano visita il nuovo cortile ricoperto di erba sintetica |
Anticipati
da un folto drappello di cineoperatori e giornalisti, il Dott. Catalano e
l’Assessore Leo sono stati accolti alle 12,30 dal Direttore Fr. Paolo
Santarelli, dal Preside Arch. Aldo Pent e dal Vicepreside Prof. Renato
Boetto.
Benché
la visita dovesse essere informale, gli alunni del “La Salle” e delle
elementari e medie ”Alma Parens” - “Protette di S. Giuseppe” (da
quest’anno trasferitesi nel nostro plesso) attendevano le Autorità
nella chiesa dell’Istituto, ammirata per l’armoniosità e l’affresco
del Prof. Caffaro Rore.
Dopo
il benvenuto del Direttore Fr. Paolo, il Dott. Catalano – commemorato
l’eccidio nella scuola di Beslan – ha precisato che la Scuola
Paritaria rappresenta uno dei due rami del sistema educativo italiano e
che, in quanto tale, svolge una funzione insostituibile, avvalendosi di
notevoli professionalità. Accennato sinteticamente alle novità che da
quest’anno la legge di riforma ha introdotto nella scuola
dell’infanzia e in quelle primaria e secondaria di primo grado, il Dott.
Catalano ha concluso augurando a tutti buon lavoro. |

Intervento del Direttore Regionale dott. Catalano |

Intervento del Preside Aldo Pent |

Intervento dell'Assessore Giampiero Leo |
L’Assessore
Leo ha ricordato l’impegno e gli investimenti che la Giunta Regionale e
il suo Assessorato hanno destinato alla cultura e alla scuola in generale,
e quindi anche alle scuole non statali: il “buono-scuola” è stato
forse il successo più significativo di tale politica perché tutte le
famiglie piemontesi, purché in possesso dei requisiti di legge, possono
avvalersene. E’ importante che sia stato riconosciuto il diritto a
usufruirne delle famiglie degli alunni delle Paritarie, per consentire a
tutti la libera scelta educativa. |

La visita alla Scuola Materna Alma Parens |
Il
Preside Arch. Aldo Pent ha ringraziato gli ospiti dei riconoscimenti alla
Scuola Paritaria – scuola pubblica non statale – e al “La Salle”
in particolare, soprattutto in un momento di incertezza legislativa sulla
futura configurazione degli Istituti Tecnici. L’interessamento del
Direttore Generale e dell’Assessore Regionale all’Istruzione per il
nostro Istituto costituisce una preziosa garanzia. |

Alunni Ist. La Salle |
Salutati
calorosamente dagli alunni, il Dott. Catalano, il Dott. Iennaco e
l’Assessore Leo hanno iniziato la visita dell’Istituto, soffermandosi
in alcune classi, per approdare poi al bar interno per l’aperitivo. Sono
stati momenti di grande cordialità, visti i rapporti che tutti e tre
hanno avuto, a vario titolo e in diversi periodi, con i Fratelli delle
Scuole Cristiane, e con il “La Salle”. |

Alunni Ist. La Salle |
Come
previsto dall’agenda della giornata, il Dott. Catalano e il Dott.
Iennaco si sono fermati a pranzo alla mensa dell’”Alma Parens”,
ospiti del Preside Prof. Mazzetti, insieme a una rappresentanza di docenti
e alunni del Triennio Turistico, Geometri e IGEA e dell’”Alma Parens”,
congedandosi verso le 15,30. La simpatia e la discrezione degli ospiti
hanno conquistato tutti. |

Bambini e Genitori
delle Elementari |
Il
primo che rivedremo a breve sarà l’Assessore Leo, che presenzierà a
uno degli incontri d’inizio anno con i genitori, lunedì 20 o mercoledì
22/9. Con gli altri ospiti proseguirà la collaborazione, stante in
particolare l’interesse del Dott. Catalano per l’I.T. per il Turismo. |

Padre Giancarlo tiene l'omelia
|
Buon anno
scolastico a tutti!
La Direzione |
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Ragazzi delle Medie |
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Ragazzi delle Medie |
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11
settembre 2004 |
Inaugurazione dell'
"OASI DELLA PACE" |
|
Un
giardino pubblico di Virle (TO) intitolato a Fratel
Beniamino

Fr. Beniamino

Il
Sindaco di Virle
e la sorella di
Fr. Beniamino
scoprono la Targa

Fr.
Secondino
tiene la Commemorazione
ufficiale

Il
Sindaco e la sorella Maria posano per la prima foto-ricordo
 |
Con
facilità oggi si tende a dimenticare il passato, per vivere in modo
frenetico il presente e programmare il futuro incerto. In questo clima, è
emblematica l’iniziativa assunta dal Sindaco di Virle (TO),
signora Lorenza Biolatto, a nome della comunità, di rievocare fratel
Beniamino Bonetto (1907-1984),
figura straordinaria di uomo e di religioso educatore, non ultimo anello
della lunga catena di figli di una terra generosa, dedicando alla sua
memoria un giardino pubblico denominato “Oasi
della pace fratel Beniamino Bonetto”.
Domenica
11 settembre, dopo la liturgia eucaristica delle 10,30 la popolazione
virlese si è trasferita nell’Oasi con le autorità, i parenti, la sorella
Maria e i Fratelli delle Scuole Cristiane, per assistere
all’inaugurazione. Dopo il saluto del Sindaco che ha illustrato il
significato della manifestazione, il parroco don Eugenio Bosco ha
impartito la benedizione alla targa commemorativa.
A
nome del Superiore provinciale d’Italia, fratel Donato Petti, fratel
Secondino Scaglione ha illustrato alla popolazione la figura del loro
concittadino, attraverso alcune tappe della sua vita.
Fratel
Beniamino, appena ventenne è insegnante a Tripoli, successivamente a Rodi
(Egeo), quindi a Milano per oltre cinquant’anni, come insegnante di
religione, di matematica e fisica nei licei, animatore di gruppi
giovanili, responsabile di attività caritative per i poveri, gli
emarginati e i disabili. Per le sue eccezionali capacità, per la carica
di umanità e di entusiasmo, ha saputo cattivarsi l’ammirazione dei
giovani e galvanizzarne l’attenzione. In cinquant’anni di impegno
educativo, ha lasciato traccia incisiva e profonda di ricca umanità, di
sano realismo, di modernità di tante intuizioni e sopratutto di solidità
cristiana di fondo.
Con
lo stesso impegno ed entusiasmo profuso nella scuola e tra i giovani,
fratel Beniamino si è inserito nell’ambito culturale, sociale e
caritativo ad ampio spettro: collaboratore di don Carlo Gnocchi
nella fondazione della Pro Juventute per i “mutilatini” della
seconda guerra mondiale; esperto di educazione specializzata e di
psicologia applicata, membro referente di commissioni dell’unesco
a Parigi,
Ginevra e New York per problemi educativi; autore di pubblicazioni
specializzate di psicologia applicata; istitutore a Losanna, per un
triennio, di s.a.r.
Vittorio Emanuele di Savoia. Ecco alcuni dei valori aggiunti
all’opera educativa svolta da fratel Beniamino che con dialogo aperto e
sensibile, ha saputo accostare giovani e adulti, rivolgendosi allo stesso
modo al povero di strada come all’imprenditore, all’uomo di fede come
al non credente.
Fratel
Beniamino colloquierà ancora con quanti sosteranno in questa riposante
“Oasi della pace”; soprattutto con i giovani che si aprono al domani e
che attendono esemplari di vita, costruttori di pace, testimoni di verità
che è amore, dedizione senza limiti, e che reclamano educatori autentici
e coraggiosi come fratel Beniamino, che siano fermento di ogni maturazione
personale e collettiva. |

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1926 con la mamma e la sorella Maria alla
vigilia della partenza per Tripoli |

1949 a Ginevra con Don Carlo Gnocchi a un Congresso sui Motulesi |
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1950 a Washington a un corso di specializzazione in psicologia differenziale |

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1955 a Venezia tiene una relazione alla Fondazione Cini |

1955 a Losanna con S.A.R. Vittorio Emanuele di Savoia e i colleghi Professori Grimaud, Paglin, Maggis |
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1961 a Milano accoglie al Centro Pilota il Card. G. B. Montini e il Presidente della Pro Juventute Mons. E. Gilardi |

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15
ottobre 2004 |
Convegno
a Saint-Vincent
Alcide De Gasperi – statista europeo |

Alcide De Gasperi

Saint-Vincent (Aosta)

Hotel Billia
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A Saint Vincent, presso il Grand
Hotel Billia, il 15 ottobre scorso si è inaugurata la terza edizione del
convegno “Governo, sviluppo, fisco: sfide per Italia ed Europa”, al
quale hanno partecipato le classi quinte dell’Istituto “La Salle”.
Il tema principale della giornata è stato: “Alcide De
Gasperi – statista europeo”.
All’incontro erano presenti varie autorità, tra le quali
il Presidente della Regione Valle d’Aosta Carlo Perrin, l’europarlamentare
Rocco Buttiglione, il Presidente della CISL Savino Pezzotta e
l’economista Siro Lombardini. Al dibattito doveva prendere parte anche
il Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, trattenuto invece a
Roma da impegni istituzionali.
Obiettivo del convegno, organizzato dalla Fondazione Carlo
Donat Cattin in occasione del cinquantesimo anniversario dalla morte di De
Gasperi, era quello di attirare l’attenzione sulla figura di questo
grande statista, sia dal punto di vista politico che morale. I diversi
relatori hanno infatti sottolineato questi aspetti, ricordando il
personaggio come fondatore della Democrazia Cristiana e sostenitore dei
principi di verità e libertà.
Gli alunni del nostro Istituto sono stati accolti con un
rinfresco di benvenuto e hanno ricevuto in omaggio alcune pubblicazioni
relative ai convegni degli anni scorsi.
In base al sondaggio, effettuato tra i ragazzi al termine del
convegno, è emersa la seguente opinione: i relatori, per quanto
preparati, si sono rivelati molto prolissi; inoltre hanno utilizzato un
registro linguistico elevato, creando un senso di distacco che forse si
poteva evitare.
Resta comunque la consapevolezza di aver partecipato ad una
manifestazione importante, a livello nazionale, in qualità di graditi
ospiti.
Classe
V IGEA
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DE
GASPERI STATISTA
EUROPEO
Il 15 Ottobre scorso, alle ore
15,30 presso la Sala Congressi dell’Hotel “Billia” di Saint-Vincent,
nell’ambito del terzo Convegno di Studi su “Governo, sviluppo, fisco:
sfide per l’Italia ed Europa”, patrocinata dal Centro Carlo
Donat-Cattin di Torino, si è tenuta la conferenza: “De Gasperi Statista
Europeo“.
Alla riunione, condotta dal Dott.
Claudio Donat-Cattin, hanno presenziato l’On. Rocco Buttiglione in
rappresentanza del Governo, il Segretario Generale della C.I.S.L., Savino
Pezzotta, il Presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Dott.
Carlo Perrin, Pietro Craveri, Sandro Fontana, Giorgio Rumi ed altre
personalità.
Scopo dell’iniziativa: illustrare
la figura politica di Alcide De Gasperi ed il suo operato.
Al
convegno ha partecipato, tra le altre scuole, anche il nostro Istituto,
rappresentato dai ragazzi delle classi V Geometri e Ragioneria
accompagnati da alcuni docenti. L’afflusso di pubblico è stato
abbastanza numeroso.
I
relatori, nei loro interventi, hanno illustrato la figura ed il ruolo
avuto da De Gasperi nella ricostruzione economico-politica dell’Italia
alla fine della Seconda Guerra Mondiale e degli sforzi per farle
nuovamente avere un ruolo primario e stimato nella nuova Europa.
L’On.
Buttiglione ha evidenziato come De Gasperi, pur rimanendo al governo per
meno di dieci anni, dal 1944 al 1953, abbia saputo dare il nome ad
un’epoca: l’era degasperiana. Infatti egli ha portato l’Italia dalla
dittatura alla democrazia, dalla distruzione della guerra alla
ricostruzione, dall’autarchia alla partecipazione dignitosa al consesso
mondiale delle nazioni.
Grazie
soprattutto alla tenacia di De Gasperi, l’Italia potè uscire lentamente
dall’isolamento nel quale l’avevano confinata sia il fascismo sia
l’ostilità delle altre nazioni democratiche, prime fra tutte le
“cugine europee”.
L’On.
Pezzotta ha ricordato come De Gasperi abbia fatto, senza tentennare, la
scelta occidentale in economia e nella difesa della libertà e come abbia
fortemente voluto e costruito l’Europa.
De
Gasperi, ha rilevato l’oratore, è stato fondatore della CECA (Comunità
Europea del Carbone e dell’Acciaio) e della CED (Comunità Europea di
Difesa) anche se quest'ultima non ha mai visto la luce per l’opposizione
francese.
Egli,
al coraggio delle scelte, ha sempre associato grande pazienza, grande
capacità di ascolto e di dialogo, una fede incrollabile e una tenacia
coriacea come la terra montanara che gli diede i natali, il Trentino.
Infine
il Dott. Perrin, concludendo gli interventi, ha detto che Alcide de
Gasperi è una figura che appartiene a tutti, sia come uomo sia come
Statista e che la sua lezione di vita ed il suo operato per il bene
comune, per l’Italia e soprattutto per l’Europa e per le Nazioni
Unite, ha ancora un’immensa valenza politica e morale che, in questi
tempi non certo rosei per il mondo intero, sarebbe utile e costruttivo
imitare.
Emanuela Casale
V Geometri
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Alcide De Gasperi

Assemblea Costituente

Enrico De Nicola,
nella sua veste di Capo provvisorio dello Stato, firma il testo della
Costituzione approvata dall'Assemblea Costituente
il 27 dicembre 1947.
Alla sua destra
Alcide De Gasperi
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ALCIDE
DE GASPERI (1881 – 1954)
Nato
il 3 Aprile 1881 a Pieve Tesino (Trento), Alcide De Gasperi è stato un
protagonista della ricostruzione politica ed economica dell'Italia dopo la
seconda guerra mondiale e leader dei governi di centro formatisi a partire
dal 1947.
Dato
che alla sua nascita il territorio trentino apparteneva ancora all'Impero
austro-ungarico (anche se di lingua italiana), è proprio nella vita
politica austriaca che il giovane De Gasperi inizia a muovere i primi
passi di quella che fu una lunga e fortunata carriera politica.
Nel
1905 entra a far parte della redazione del giornale "Il Nuovo
Trentino" e, divenutone il direttore, appoggia il movimento che
auspicava la riannessione del Sud Tirolo all'Italia.
Dopo
il passaggio del Trentino e dell'Alto Adige all'Italia continua l'attività
politica nel Partito Italiano Popolare di don Luigi Sturzo. Diventa in
breve tempo il presidente del partito e si pone nella condizione di poter
succedere a Sturzo qualora questi voglia oppure, come poi in realtà
avverrà, sia costretto ad abbandonare la vita politica italiana.
Intanto
in Italia come del resto in altre parti d'Europa si fa sentire il vento
della rivoluzione russa, che nel nostro paese determina la scissione
socialista del 1921, la nascita del PCI, e l'inizio di un periodo
pre-rivoluzionario, il "biennio rosso", che nel 1919 e nel 1920
vede la classe operaia protagonista di cruente lotte sociali e che
contribuirà non poco a spaventare la borghesia, spingendola tra le
braccia di Mussolini.
Deciso
avversario del fascismo De Gasperi, viene imprigionato nel 1926 per la sua
attività politica. Infatti fu uno dei pochi leader popolari a non
accettare accordi col regime benché fosse stato, nel 1922, favorevole
alla partecipazione dei popolari al primo gabinetto Mussolini.
Dopo l'omicidio Matteotti, l'opposizione al regime ed al suo Duce fu ferma
e risoluta anche se coincise col ritiro dalla vita politica attiva a
seguito dello scioglimento del P.I.P. ed al ritiro nelle biblioteche
vaticane per sfuggire alle persecuzioni del fascismo.
Durante
la seconda guerra mondiale De Gasperi contribuì alla fondazione del
partito della Democrazia Cristiana, che ereditava le idee e l'esperienza
del Partito Popolare di don Sturzo. De Gasperi non è un uomo d'azione, ma
un "progettista" politico (suo il documento programmatico della
DC scritto nel 1943), che alla fine della guerra mostra di avere le idee
chiare sulla parte da cui stare, l'occidente anticomunista. Dopo il crollo
della dittatura del Duce fu nominato ministro senza portafoglio del nuovo
governo. Ricoprì la carica di ministro degli Esteri dal dicembre 1944 al
dicembre 1945, quando formò un nuovo gabinetto. In qualità di presidente
del consiglio, carica che mantenne fino al luglio del 1953, De Gasperi
favorì e guidò una serie di coalizioni di governo, composte dal suo
partito e da altre forze moderate del centro. Contribuì all'uscita
dell'Italia dall'isolamento internazionale, favorendo l'adesione al Patto
Atlantico (NATO)
e partecipando alle prime consultazioni che avrebbero condotto
all'unificazione economica dell'Europa.
Opera
principale della politica degasperiana fu la politica estera e la
creazione dell'embrione della futura Unione
Europea. Un'idea europeista che nasceva nell'ottica di una
grande opportunità per l'Italia per superare le proprie difficoltà.
Lo
statista trentino morì a Sella di Valsugana il 19 agosto 1954, appena un
anno dopo l'abbandono della guida del governo.
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24
novembre 2004 |
Tavola
rotonda
sulle Residenze Reali in Piemonte |

Filippo Juvara, Palazzina di caccia
di Stupinigi, 1729
Torino
|
L’ Istituto La Salle dei
Fratelli delle Scuole Cristiane
e la Scuola Protette San Giuseppe -
Alma Parens
organizzano una tavola rotonda sul tema:
Le
Residenze Reali:
una risorsa per il Piemonte
Mercoledì,
24 Novembre 2004, ore 18
Relatori:
Giampiero Leo
Assessore Cultura - Regione Piemonte
Alberto Vanelli
Direttore Beni Culturali - Regione Piemonte
Josep Ejarque
Direttore di Turismo Torino
Modera la Dott.sa
Marina Paglieri |

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30
novembre 2004 |
Tavola
rotonda
sulle Residenze Reali in Piemonte |
Relazione

Giampiero Leo

Josep Ejarque
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Le
Residenze Reali: una risorsa per il Piemonte
All’Istituto
La Salle
una tavola
rotonda sulle Residenze Reali
Il
giorno 27 novembre 2004, presso l’ Istituto La Salle di Torino, in via
Lodovica 14, si
è svolta una Tavola Rotonda dal
titolo: Le Residenze Reali: una risorsa per il Piemonte. La scelta
dell’oggetto della serata è stata operata in coerenza con gli indirizzi
dell’Istituto: Tecnico per il Turismo e Tecnico per Geometri.
I relatori sono stati di assoluto rilievo: sono intervenuti infatti
l’Assessore Regionale all’Istruzione e alla Cultura Giampiero
Leo e il Direttore di Turismo Torino Josep
Ejarque, coordinati dalla dott.ssa Marina
Paglieri, giornalista.
In
un momento storico di grande impulso turistico per l’area torinese e per
tutto il Piemonte, si è voluta approfondire la prospettiva di sviluppo
della “corona di delizie”, quella serie di 16 residenze reali sparse
su gran parte del territorio piemontese, da Palazzo Reale al Castello del
Valentino, in quel di Torino, alla Reggia di Venaria Reale o al Castello
di Racconigi, solo per citarne alcune. In tal senso si è rivelato di
grande importanza il lavoro di preparazione dell’evento da parte delle classi
III e IV ITER, che si sono occupate della pubblicizzazione
della serata, dell’accoglienza dei numerosi intervenuti,
dell’organizzazione del rinfresco finale.
Gli
interventi, seguiti da un uditorio attento e coinvolto, hanno fatto leva
proprio sulla straordinaria ricchezza ed unicità delle residenze
piemontesi.
L’assessore
Leo ha infatti sottolineato la necessità di fare “sistema” intorno a
questi gioielli dell’arte e della architettura, coinvolgendo il maggior
numero di operatori e di enti interessati: solo in questo senso si potrà
arrivare ad avere quella rete coordinata che è nelle aspirazioni di
tutti, così come è capitato in Francia per i Castelli della Loira o per
quelli dell’area Parigina.
Il
direttore dell’ente di promozione turistica di Torino, il dott. Ejarque
ha poi affascinato la platea con il suo franco discorso, ricco di dati e
analisi, sulle possibilità di sviluppo del turismo in Piemonte; il dott.
Ejarque ha poi invitato ad evitare la “disneyzzazione” del turismo, ma
al tempo stesso a non insistere sul turismo d’arte, troppo elitario e
poco redditizio, in quanto costituisce solo il 3.8% dei flussi turistici.
Dopo
l’interessante dibattito, coordinato con efficacia e competenza dalla
dott.ssa Paglieri , che ha anche coinvolto alcuni dei presenti in sala, la
serata si è conclusa con un apprezzato rinfresco.
Il
ricordo della interessante tavola rotonda è sicuramente positivo, per il
qualificato parterre dei relatori, con i loro puntuali e
approfonditi interventi, per il riscontro entusiasta che essi hanno
sortito presso gli intervenuti, ed infine per l’ottimo coinvolgimento
degli studenti del La Salle, i veri protagonisti di una magnifica serata.
Prof.
Massimiliano Catucci |

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22
dicembre 2004
Ore 20.30 Recital |
LA STORIA DEL QUARTO
SAGGIO |
Henry
Van Dyke |
nato
nel 1852 a Germantown (Stati Uniti), americano di origine olandese, ha
svolto, durante tutta la sua vita, un’intensa attività sia come pastore
della Chiesa presbiteriana, sia come scrittore, insegnante universitario e
diplomatico.
Il
libro “IL QUARTO SAGGIO”, scritto nel 1896 e tradotto in 19 lingue, ha
sempre esercitato un particolare fascino sui lettori, riuscendo ad
esprimere in poche parole i più profondi significati del Cristianesimo
universale. |
IL
QUARTO SAGGIO

Benozzo Gozzoli,
"Andata dei Magi a Betlemme con Lorenzo il Magnifico", 1459,
affresco - Firenze, Palazzo Medici-Riccardi
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La
storia di Artaban,
il quarto e saggio re mago, è stata narrata nel 1896 da Henry Van Dyke,
scrittore americano di origine olandese.
Artaban
tenterà di portare i propri omaggi a Gesù
bambino,
come fecero gli altri tre magi della tradizione, i leggendari Gaspare,
Melchiorre
e Baldassare.
Il suo peregrinare invece durerà trentatré anni, quando ormai vecchio,
si troverà alle porte di Gerusalemme proprio mentre si stava compiendo
l’ultimo atto della vita di Gesù.
La
sua ostinazione, il suo desiderio umile, la sua sfortuna fanno di lui un
personaggio estremamente affascinante: anche lui infatti vide la stella e
anche lui partì portando con sé dei doni: tre
gemme.
Ma non arrivò a Betlemme in tempo per adorare il Bambino. Semplicemente
perché lungo il viaggio si fermò per aiutare il prossimo.
Prima
fermata:
un
uomo, in fin di vita, afferrò un lembo della sua veste ed Artaban si
interrogò: "Doveva volgersi, fosse solo per un istante, dal seguire
la stella, per dare un sorso d’acqua (lui Medo) a un povero ebreo
morente?". Scelse di fermarsi e spese la prima
delle gemme
destinate al Re.
La
seconda
gemma Artaban la spese per salvare un
bambino dalla furia omicida di Erode (era giunto a Betlemme durante la
strage degli innocenti). Ma rimaneva il dubbio: "Ecco, due dei doni
se ne sono andati. Ho speso per l’uomo ciò che era destinato a Dio. Sarò
mai degno di vedere il volto del Re?".
Passarono
gli anni. Artaban giunse in Egitto e qui, in zone devastate dalla carestia
e dalle epidemie, in prigioni e navi-galere, non trovò nessuno da adorare
ma molti da aiutare. "Sembrava quasi aver dimenticato la sua
ricerca".
Ormai
vecchio Artaban si ritrovò alle
porte di Gerusalemme.
Una giovane donna che stava per essere venduta come schiava, lo indusse a
sacrificare l’ultima
gemma.
Ed
arrivò la conclusione: ambientata al Calvario dove una voce gli disse:
"In verità io ti dico: quanto hai fatto ad uno degli ultimi di
questi miei fratelli, tu lo hai fatto a me".
Il
viaggio era finito! I suoi tesori erano accettati! Il Quarto Saggio aveva
trovato il Re!". |
Personaggi
e Interpreti |
PERSONAGGI |
INTERPRETI |

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Artaban
Narratore
Tentatore
Abdon
Rhodaspe/ Rabbi/ Ebreo
Capitano
Soldato
Una donna
Schiava |
Marco
Torrione
Gianmario Gorga
Anton Goffi
Jouseph Gonzales
Sergio Bignante
Luca Cacciotto
Fabrizio Malvicino
Roberta Barisone
Martina Castaldo |
BALLETTO:
Paola Bruno, Martina Castaldo, Catherine Gonzales, Federica Maserati,
Carolina Mercatore, Francesca Scaiola, Luca Cacciotto, Fabrizio Malvicino. |
TECNICI:
Gastone Cagliero, Marco Mo Bettero, Massimiano Robbi, Alessandra Pintus. |
LUCI
e SUONI: "Animando"
COSTUMI: Grazia Barbotto
COREOGRAFIE: Donatella Arlunno
REGIA: Bruno Ruà e Bruno Sabba
COORDINAMENTO: D.re Fratel Paolo |

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